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Otto anni dopo essere stato consacrato sovrano di un regno che abbracciava quasi tutta l'India, Asoka condusse una guerra di conquista nel Kalinga, sul Golfo del Bengala. Vinse. Ma, dopo aver vinto, sentì rimorso. E volle esprimere quel rimorso con parole incise sulla roccia: "Centocinquantamila uomini sono stati deportati; centomila sono stati uccisi, in numero ancora maggiore sono periti... Il rimorso possiede l'amico degli dèi (Asoka) da quando ha conquistato il Kalinga. Infatti la conquista di un paese significa l'uccisione, la morte o la prigionia per la gente: pensiero che l'amico degli dèi sente fortemente che gli pesa."